giovedì 21 giugno 2012

Anni '60: il cinema e Andy Warhol

           

                                 



Andy Warhol utilizza la tecnica della serigrafia; il termine serigrafia deriva dal latino SERI e dal greco GRAPHEIN; cioè “scrivere su seta”.
Queste riproduzioni ripetute in serie devono focalizzare l’attenzione dell’osservatore su di un fatto realmente accaduto (incidenti stradali, la morte di una diva, la condanna a morte), ma ci fanno anche riflettere che i moderni mezzi di comunicazione: TV, giornali, cartelloni pubblicitari, ripetono ossessivamente immagini tragiche e molto violente; questa ripetizione seriale nuoce all’emozione, attutisce l’impatto emotivo, toglie l’unicità all’immagine originaria.

La diva Marylin Monroe viene presa a modello da Warhol come simbolo della bellezza americana degli Anni ’60, riproduce le immagini fotografiche della diva tantissime volte colorando i capelli, la bocca, gli occhi, con colori sempre diversi.
Nel  ’62 Marylin muore in modo tragico; l’artista intuisce che Marylin diventerà ben presto  un oggetto di culto e contribuisce a propagandare il suo mito, creando con i suoi ritratti una sorta di icona, simbolo di un’ epoca a carattere consumistico e simbolo anche del potere dell’industria hollywoodiana.

                

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